III di Quaresima – L’arte Racconta la Fede – «Lo zelo per la tua casa mi divorerà»

III di Quaresima – L’arte Racconta la Fede – «Lo zelo per la tua casa mi divorerà»

“Scatenò contro di loro l’ardore della sua ira” (Sl 78, 49). Lo zelo del Salvatore per il tempio è espresso con la consueta efficacia dal grande maestro barocco Luca Giordano. Un gesto eloquente, che in effetti viene colto come provocatorio e profetico. Nella scena, c’è chi riesce perciò ad indugiare, chiedendosi il senso del gesto: come noi, sono portati non a scandalizzarsi ma ad interrogarsi: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?” (Gv 2,18). La risposta di Gesù è evidenziata dalla struttura stessa del tempio, che sembra essa stessa non reggere alla violenza del gesto profetico: nemmeno il tempio resisterà e dovrà essere sostituito proprio dal dono di Cristo. I discepoli se ne ricorderanno dopo la sua Pasqua (Cfr. Gv 2,22). Da allora abitare nella “casa del Padre” (Gv 2,16), in cui il Signore ci ha introdotti con la sua croce, quando il velo del tempio si squarciò (Cfr. Mt 27,51), è diventata la patria di ogni desiderio credente: “Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita”. (Sl 27, 4)
 
 
P. Saul Tambini
 
 
Luca Giordano, Cacciata dei mercanti dal tempio, 1660, Bob Jones University Museum – Greenville.
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II di Quaresima – L’arte Racconta La Fede – «Questi È Il Figlio Mio, L’amato: Ascoltatelo!»

II di Quaresima – L’arte Racconta La Fede – «Questi È Il Figlio Mio, L’amato: Ascoltatelo!»

Il magnifico affresco del Beato Angelico del convento di San Marco a Firenze, dedicato alla trasfigurazione di Cristo, sembra proprio avere la funzione di far “risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo” (2 Cor 4,6). Cristo vi appare maestoso e sfolgorante, in vesti candide e dentro una mandorla ancora più bianca, ad esprimere la sua incomparabile forza e la sua accecante luce, mentre, a braccia allargate e tese, evoca ciò che a tutti coloro che non conoscono tale luce appare destino tragico e fatale. Mosè ed Elia, come la Vergine Maria e San Domenico, possono assistere alla scena per la loro conquistata maturità mistica. Gli apostoli, così a noi simili, ci interessano evidentemente di più: uno, Pietro, dominato dalla paura, sembra già richiamare un atteggiamento di ritrosia e irresolutezza che lo accompagnerà per tutta la vita; l’altro, Giacomo, oppresso da troppo fulgore, si rifugia, coprendosi, nella comoda “divina indifferenza” (Montale); l’ultimo, Giovanni, cercando timidamente di alzare il capo, piega le ginocchia in adorazione. Sotto la luce di Cristo, insomma, ci siamo tutti, proprio tutti, ognuno con i suoi limiti e le sue debolezze, ma tutti, proprio tutti, con l’opportunità, che suona come un privilegio, eventualmente di udire il comando del Padre: “Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!” (Mc 9,7).
 
P. Saul Tambini
 
Beato Angelico, Trasfigurazione, 1438-1440, Museo Nazionale di San Marco – Firenze.

Benedizione Pasquale delle Famiglie

Benedizione Pasquale delle Famiglie

Giovedì 15 febbraio iniziano le benedizioni delle
famiglie. È un momento di fede radicato nella tradizione che
vogliano vivere con semplicità e gioia. Incontrarci nel nome del
Signore e chiedere la sua protezione e guida sia per tutti motivo di
speranza e fiducia.

Puoi scaricare il calendario con i dettagli delle vie e delle zone oggetto della
benedizione al link sotto riportato.

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075 805 1240

Via Capitolo delle Stuoie, 13
06081 – Assisi, Italy

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