XXX DOMENICA – L’ARTE RACCONTA LA FEDE – AMERAI IL TUO PROSSIMO COME TE STESSO

La Carità, in quest’opera a monocromo di Giotto, viene raffigurata mentre porge a Dio o riceve da Dio un cuore, e con l’altra mano offre all’umanità un cesto di fiori e frutta. Il “restauratore della itala pittura” rende così chiaramente l’assoluta precedenza dell’amore su ogni cosa e il suo carattere di ponte tra Dio e la creatura. Da qui una impossibilità propria del credente di distinguere i due comandamenti della nuova Legge: l’amore per Dio e quello per il prossimo. Ai piedi della Carità giottesca, senza che questo esprima alcun disprezzo, ma semplicemente il piano differente e non comparabile, si trovano sacchi e denari. Sono la vicenda dell’uomo, i suoi affari. Ciò che determina l’uomo però, e che su tutto ha precedenza, è sempre e solo questo ponte e questa relazione, da cui non si può prescindere, perché “da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti” (Mt 22,40). P. Saul Tambini Giotto di Bondone, La Carità, 1306, Padova – Cappella degli Scrovegni.
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