XXXII DOMENICA – L’ARTE RACCONTA LA FEDE – ECCO LO SPOSO! ANDATEGLI INCONTRO!

A terra collane e perle, cadute perché caduche; sulle gambe un teschio, su di esso le mani giunte in preghiera; sul tavolo una lampada accesa e un ormai fatuo specchio, che riflette la sola sua luce; uno sguardo di donna, ancora elegantemente vestita, verso un altrove indefinito, nell’oscura profondità. Come esprimere tutto il senso dell’attesa cristiana?! Lo fa tremendamente bene Georges de la Tours, in questa ‘Maddalena penitente’. L’aulico e celebrato pittore lorenese raffigura la prima testimone della risurrezione nel momento della sua risoluzione a cambiar vita che, per lei e per ogni credente, si traduce nella volontà di intraprendere un cammino di attesa, di ascesi, di preghiera. Come le vergini sagge, la sua lampada non si spegnerà, ha troppo amato il Maestro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto” (Gv 20,13). Sarà premiata, come ogni credente in attesa, con l’incontro con lo Sposo divino. D’altronde, come diceva il Dottore Angelico: «Petitio est interpretativa spei», la preghiera è interprete della speranza. La speranza della Maddalena riesce a vedere, nell’oscurità dell’attesa, tutta la luce dell’incontro desiderato.
 
P. Saul Tambini
 
Georges de la Tours, Maddalena penitente, 1640, Metropolitan Museum of Art – New York.
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