I Domenica di Avvento – L’arte racconta la Fede – Vegliate

“Il Signore ne darà ai suoi animi nel sonno” (Sal 126,2) Il sonno nella bibbia è immagine rappresentativa dell’estrema debolezza dell’uomo. Il sonno è la fragilità dell’uomo che non regge di fronte a nessuna alleanza, a nessuna meraviglia. Come il momento di debolezza che non avremmo mai voluto sentire, quello dei discepoli di Gesù che, nella massima intensità della sua missione, non riescono a vegliare “nemmeno un’ora” (Mt 26,40). Da qui l’insistenza del maestro di fare attenzione, di vegliare, perché non si conosce il momento (cfr. Mc 13,33). Questa rappresentazione della fede come un incontro sorprendente è magnificamente descritto dal divino Raffaello che, in quel tempio d’arte immortale che è la Stanza della Segnatura in Vaticano, si cimenta sulla liberazione di Pietro dal carcere. In questo particolare, i soldati non riescono a reggere la forza del sonno e dunque permettono la liberazione dell’apostolo. La notte è perdizione per alcuni e liberazione per altri. Le tenebre sono dunque vinte dalla veglia della fede. “Guarda, rispondimi, Signore mio Dio, – dice il Salmo 12 – conserva la luce ai miei occhi, perché non mi sorprenda il sonno della morte”.

P. Saul Tambini

Raffello Sanzio, Liberazione di san Pietro, 1513-1514, Musei Vaticani, Città del Vaticano

20231203 Liberazione di Pietro - Raffello Sanzio_WS