L’incredibile valore innovativo di questa straordinaria opera dell’inarrivabile Michelangelo, ci restituisce il tema della Santa Famiglia di Nazareth con una qualità pittorica, una densità teologica e una profondità estetica mai viste prima. La famiglia del Signore emerge da uno sfondo caratterizzato dalla natura e dalla storia. Non è più quella storia, né più quella natura, siamo qui in un tempo nuovo e la famiglia inaugura un nuovo modo di stare al mondo. Addirittura, il libro è chiuso tra le gambe della Vergine. La Parola è tra noi e determina i nuovi rapporti, che si muovono con disinvoltura vivace e dinamica nel nuovo giardino della grazia. Tutto ha preparato questo momento, ma “il più piccolo nel regno è più grande” (Lc 7,28) di ciò che è alle sue spalle. Persino San Giovanni contempla, ma da lontano. È la nuova avventura della grazia e la famiglia può esserne per fede la prima a riceverne i benefici, perché Cristo, se è tra noi, fa nuove tutte le cose.
P. Saul Tambini
Michelangelo Buonarroti, Tondo Doni, 1506, Galleria degli Uffizi – Firenze