L’arte racconta la Fede – Epifania del Signore

In quest’autentico capolavoro fiammingo di Mabuse, non solo i Magi si sentono convocati ad adorare il Salvatore. Tutti convengono verso Betlemme. Da lontano giungono sui cavalli i minacciosi soldati di Erode, ma prima sopraggiungono un po’ tutti, ora sbirciando dalle bifore o affacciandosi dalle staccionate, ora precipitandosi solennemente dal cielo. La testimonianza dei Magi e la luce della stella, che ancora brilla in cielo, sembrano aver convinto tutti. Non importa se tutto decade – è ciò che precede il Regno di questo bambino che rovina -, ciò che importa è che da questo evento tutto rinasce. Se no, perché la natura appare qui prevalere sulle rovine? Gli ornamenti magnificenti, le solenni vesti, gli splendidi doni sono lì per esprimere tutta la solennità, la grazia e la bellezza di ciò, meglio, di Colui da cui tutto rinasce. I nostri occhi di carne spesso non riescono a riconoscere che la fine o solo vogliono vedere il decadimento della vita, la fede ci fa sempre contemplare un nuovo inizio, ma tutto rinasce dall’adorazione.

P. Saul Tambini

Jan Gossaert, detto Mabuse, Adorazione dei Magi, 1510-1515, National Gallery – Londra.

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