“Si allontanò e si mise a divulgare il fatto” (Mc1,45). La guarigione ricevuta possiede una forza inevitabilmente evangelizzante. La sorpresa della salvezza manifesta la gratuità del gesto del Signore e la gratitudine conseguente è proporzionata alla profondità della consapevolezza di ciò che si è ricevuto. In questa incantevole tela del grande pittore fiammingo Van Dick, discepolo del Rubens, si scorge nel panorama laterale e nella indicazione dell’apostolo sulla destra, il senso di una missione che il paralitico dovrà compiere. L’umiltà con cui interagisce con il Maestro, sottolineata dalla postura e dal gesto della mano, è foriera di un annuncio che presto sarà sulle sue labbra e che non potrà trattenere, visto il dono che gli è stato concesso. Quando la propria povertà e il proprio bisogno incontrano la misericordia divina, non si ritorna semplicemente come prima, ma si apre dinanzi a noi un futuro inedito e insperato, un’orizzonte di vita.
P. Saul Tambini
Antoon van Dyck, Guarigione di un paralitico, 1619, Buckingham Palace – Londra