Festa della donna 2024

Solo un genio orgogliosamente pertinace come Artemisia Gentileschi poteva avere il fiero diritto di ritrarsi allegoricamente come la rappresentazione della pittura. Da nessun altro avremmo potuto sentir dire, senza perdere credibilità, che la pittura è ciò che non è la musa: è infatti ciò che crea, che agisce, che inventa. E chi più della Gentileschi, per motivi biografici e intellettuali insieme, potrebbe dire “non sono più la musa, sono l’artista”? La sua emancipazione da ogni coercizione, da ogni soggezione, sia nel percorso di ogni donna di questo sventurato mondo la più naturale e garantita possibilità.

Auguri a tutte le donne.

 

P. Saul Tambini

 

Artemisia Gentileschi, Autoritratto come allegoria della pittura, 1638, Royal Collection – Windsor.

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