II di Quaresima – L’arte racconta la Fede – «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!»

II di Quaresima – L’arte racconta la Fede – «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!»

Il magnifico affresco del Beato Angelico del convento di San Marco a Firenze, dedicato alla trasfigurazione di Cristo, sembra proprio avere la funzione di far “risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo” (2 Cor 4,6). Cristo vi appare maestoso e sfolgorante, in vesti candide e dentro una mandorla ancora più bianca, ad esprimere la sua incomparabile forza e la sua accecante luce, mentre, a braccia allargate e tese, evoca ciò che a tutti coloro che non conoscono tale luce appare destino tragico e fatale. Mosè ed Elia, come la Vergine Maria e San Domenico, possono assistere alla scena per la loro conquistata maturità mistica. Gli apostoli, così a noi simili, ci interessano evidentemente di più: uno, Pietro, dominato dalla paura, sembra già richiamare un atteggiamento di ritrosia e irresolutezza che lo accompagnerà per tutta la vita; l’altro, Giacomo, oppresso da troppo fulgore, si rifugia, coprendosi, nella comoda “divina indifferenza” (Montale); l’ultimo, Giovanni, cercando timidamente di alzare il capo, piega le ginocchia in adorazione. Sotto la luce di Cristo, insomma, ci siamo tutti, proprio tutti, ognuno con i suoi limiti e le sue debolezze, ma tutti, proprio tutti, con l’opportunità, che suona come un privilegio, eventualmente di udire il comando del Padre: “Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!” (Mc 9,7).
 
P. Saul Tambini
 
Beato Angelico, Trasfigurazione, 1438-1440, Museo Nazionale di San Marco – Firenze.
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I Quaresima – L’arte racconta la Fede – Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano

I Quaresima – L’arte racconta la Fede – Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano

Un quadro temerario del pittore francese Simon Vouet descrive un episodio leggendario e poco conosciuto, contenuto nei Fioretti di San Francesco: la tentazione del Poverello di Assisi. 

Una donna provocante e sensuale, che l’artista parigino dipinge avvolta da una luce abbagliante e attraente, tenta nella carne Francesco. Il santo, sdraiato sui carboni ardenti, figura in maggiore penombra e in un più tormentato chiaro-scuro caravaggesco. Si tratta del contrasto tra la realtà dell’uomo, delle sue contraddizioni e delle sue debolezze, con la finzione della luce finta e vuota della tentazione. L’abilità e la testimonianza del Santo qui è nel farsi lui provocatore della provocazione, gettandosi tra i carboni ardenti nudo e invitando a giacere la donna, che inevitabilmente si ritrae. L’ombra della luce, il diavolo, sullo sfondo, deve constatare la forza della fede e della santità, capace di smascherare la vuotezza di ogni immagine illusoria e di non farsi determinare dalla fragilità, anzi nel farsi forte di questa, opponendo la semplice e ironica virtù della fede. Insomma, l’uomo di fede, ha un’unica certezza in Cristo nella tentazione, la vittoria finale, infatti anche il Figlio di Dio, tentato, infine “stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano” (Mc 1,13). La nostra debolezza la conosciamo piuttosto bene, a volte la decantiamo forse un po’ troppo, ma la forza della fede la conosciamo altrettanto bene?

 

P. Saul Tambini

 

Simon Vouet, Tentazione di San Francesco, 1624, San Lorenzo in Lucina – Roma

Missione parrocchiale: Cenacoli di Ascolto

Missione parrocchiale: Cenacoli di Ascolto

“È tempo di agire, e in Quaresima agire è anche fermarsi. Fermarsi in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi come il Samaritano, in presenza del fratello ferito”.

Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2024.

Dal 19 febbraio al 22 marzo, ogni giorno della settimana, alle ore 21:00, nei luoghi della nostra parrocchia indicati sulla locandina, si svolgono i Cenacoli di Ascolto: daranno a tutti la possibilità di riprendere vita attraverso un ascolto più condiviso e profondo della Parola di Dio.
Siete tutti invitati a prendere informazioni sui luoghi e i giorni in cui si svolgono, in modo tale che chiunque possa partecipare nel modo più comodo e semplice possibile.

Benedizione Pasquale delle Famiglie

Benedizione Pasquale delle Famiglie

Giovedì 15 febbraio iniziano le benedizioni delle
famiglie. È un momento di fede radicato nella tradizione che
vogliano vivere con semplicità e gioia. Incontrarci nel nome del
Signore e chiedere la sua protezione e guida sia per tutti motivo di
speranza e fiducia.

Puoi scaricare il calendario con i dettagli delle vie e delle zone oggetto della
benedizione al link qui sotto.

Mercoledì delle Ceneri: 14 febbraio

Mercoledì delle Ceneri: 14 febbraio

Mercoledì 14 febbraio, con l’imposizione delle ceneri inizierà il percorso quaresimale. Siamo tutti invitati a renderci disponibili alla grazia del Signore che, ancora una volta, ci offre la possibilità di essere nuove creature.

La Celebrazione Eucaristica si svolgerà alle ore 08:30 e alle ore 18:00 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.

VI DTO – L’arte racconta la Fede – «Lo voglio, sii purificato!»

VI DTO – L’arte racconta la Fede – «Lo voglio, sii purificato!»

“Si allontanò e si mise a divulgare il fatto” (Mc1,45). La guarigione ricevuta possiede una forza inevitabilmente evangelizzante. La sorpresa della salvezza manifesta la gratuità del gesto del Signore e la gratitudine conseguente è proporzionata alla profondità della consapevolezza di ciò che si è ricevuto. In questa incantevole tela del grande pittore fiammingo Van Dick, discepolo del Rubens, si scorge nel panorama laterale e nella indicazione dell’apostolo sulla destra, il senso di una missione che il paralitico dovrà compiere. L’umiltà con cui interagisce con il Maestro, sottolineata dalla postura e dal gesto della mano, è foriera di un annuncio che presto sarà sulle sue labbra e che non potrà trattenere, visto il dono che gli è stato concesso. Quando la propria povertà e il proprio bisogno incontrano la misericordia divina, non si ritorna semplicemente come prima, ma si apre dinanzi a noi un futuro inedito e insperato, un’orizzonte di vita.
P. Saul Tambini
Antoon van Dyck, Guarigione di un paralitico, 1619, Buckingham Palace – Londra

XXXII Giornata Mondiale del Malato

XXXII Giornata Mondiale del Malato

“A voi, che state vivendo la malattia, passeggera o cronica, vorrei dire: non abbiate vergogna del vostro desiderio di vicinanza e di tenerezza! Non nascondetelo e non pensate mai di essere un peso per gli altri. La condizione dei malati invita tutti a frenare i ritmi esasperati in cui siamo immersi e a ritrovare noi stessi.”

 

Messaggio del Santo Padre per la XXXII Giornata Mondiale del Malato.

 

Domenica, 11 febbraio, Festa della Beata Vergine Maria di Lourdes, e XXXII Giornata del malato, il nostro vescovo, Mons. Domenico Sorrentino, celebrerà la Santa Messa alle ore 16:00 presso la nostra Basilica, e amministrerà la Santa Unzione degli infermi. La celebrazione sarà preceduta alle ore 15:30 dalla recita del Santo Rosario. Ricordiamo che possono ricevere il saramento dell’unzione degli infermi tutti coloro il cui stato di salute risulta compromesso per malattia o vecchiaia.

Festa di Carnevale!

Festa di Carnevale!

Martedì 13 febbraio, dalle ore 16, ti aspettiamo al Centro Pastorale di Santa Maria degli Angeli per festeggiare insieme il carnevale!

Una festa aperta a tutti i bambini dai 6 anni di età!

 

Laboratorio di Calcio!

Laboratorio di Calcio!

Per i bambini dai 6 ai 10 anni di età, si parte con una nuova esperienza sportiva: il laboratorio di calcio!

ORARIO:

  • Martedì dalle 17:00 alle 18:00 – Centro pastorale di S. Maria degli Angeli
  • Mercoledì dalle 17:30 alle 18:30 – Campo polivalente di Tordandrea
  • Venerdì dalle 15:00 alle 16:00 – Campo polivalente di Tordandrea

TESSERA PRESENZE – acquistabile in oratorio 

10 presenze al costo di 20 €

INFO E ISCRIZIONI:

Email: smaoratoriogp2@gmail.com

Tel: 339 7708198

V DTO – L’arte racconta la Fede – Tutti ti cercano

V DTO – L’arte racconta la Fede – Tutti ti cercano

“Tutti ti cercano” dicono gli apostoli, nel vangelo di Marco, rivolgendosi al Maestro di Nazareth (Mc 1,37). In cosa si distinguesse dagli altri questo ebreo di Galilea è difficile saperlo. Anche se proprio in queste pagine si dice che la sua parola fosse autorevole e non fosse come quella degli scribi. La folla sembra davvero comunque mettere pressione su Gesù in tutte le pagine evangeliche, per toccarlo, per cercarne un’attenzione, uno sguardo. Rembrandt ha fatto di questa ricerca di Cristo, del suo volto, la sua arte. Non solo per l’innumerevole numero di opere sacre che ha realizzato, ma perché in ogni volto, umanissimo, comunissimo, ha sembrato ricercare un volto originario e destinale, il volto verso cui la sua spiritualità e la sua arte dovesse in qualche modo convergere e orientarsi. In un tempo in cui la sua Amsterdam brillava di opulenza e splendore, i volti che emergono dalle sue tele sono feriali e comuni, eppure tutti esprimono più di quello che evidenziano. Anche quando le ambizioni e i sogni più alti di questo mondo appaiono come realizzati, la ricerca del volto più umano e insieme divino resiste ad ogni presunzione e vanità e ci lascia una traccia di dove cercare ancora. 

P. Saul Tambini

Rembrandt, Testa di Cristo, 1648-1656, Philadelphia Museum of Art.

Via Capitolo delle Stuoie, 13
Santa Maria degli Angeli Assisi (PG)

info@santamariadegliangeli.org

Tel: 075/8051240075/8244778

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