L’ultima opera di Dürer è destinata alla celebrazione di quattro apostoli, meglio: quattro santi testimoni. Si tratta infatti di Giovanni, Pietro, Marco e Paolo.
La città dove viveva l’artista aderiva in quei giorni alla Riforma, così si può immaginare il disagio che poteva vivere un pittore affermato a vedere la sua opera essere facilmente preda di attacchi iconosclasti. Questa mirabile opera, mettendo al centro non Cristo ma i suoi testimoni, ci mostra il senso ultimo della fede come adesione alla parola del testimone e insieme il senso ultimo dell’arte sacra come affermazione della Parola, non come sua sostituta. Lo scopo dell’arte dunque è il medesimo di quello del testimone della fede: annunciare la Parola. Si tratta anch’essa di una parola sulla Parola. L’arte è testimone della fede come lo è l’annuncio dell’apostolo. Per la nostra fede impossibile sostituire il testimone, per la nostra fede impossibile cancellare il ruolo e lo scopo dell’arte.
P. Saul Tambini
Albrecht Dürer, Quattro apostoli, 1526, Alte Pinakothek – Monaco.