Commemorazione dei defunti 2024

Commemorazione dei defunti 2024

“Dio, che ha resuscitato Cristo Gesù dai morti, darà la vita anche ai nostri corpi mortali per mezzo del Suo Spirito Santo, che abita in noi.”
(Rm. 8,11)
 
Nelle locandine il programma delle celebrazioni per la Festa di tutti i Santi di Venerdì 1° novembre e la Commemorazione dei fedeli defunti di Sabato 2 novembre.
 
Domenica 3 novembre, con la Festa dei Camposanti, ricordiamo ancora i nostri cari defunti con la benedizione delle tombe, la processione e la Celebrazione eucaristica.
Si ricorda che le sante messe seguiranno l’orario consueto in chiesa.
 

VENERDI’ 1° NOVEMBRE – SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI

CAMPOSANTO VECCHIO

ORE  15:30 S. Messa – Parrocchie di Castelnuovo, S. Maria degli Angeli e Tordandrea

 

CAMPOSANTO NUOVO – CHIESA CRISTO RISORTO

ORE 11:15 Parrocchia S. Maria degli Angeli

ORE  15:00 S. Rosario e S. Messa – Parrocchia di Rivotorto

 

SABATO 2 NOVEMBRE – COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

CAMPOSANTO VECCHIO

ORE 10:00  S. Messa – Parrocchie di Castelnuovo, S. Maria degli Angeli e Tordandrea

ORE 12:00 S. Messa per i frati e sacerdoti defunti (Convento)

ORE 15:00 Benedizione tombe – S. Messa – Parrocchia di Rivotorto

 

CAMPOSANTO NUOVO – CHIESA CRISTO RISORTO

ORE 15:30 S. Messa – Parrocchie di Castelnuovo, S. Maria degli Angeli e Tordandrea

 

DOMENICA 3 NOVEMBRE – FESTA DEI COMPOSANTI

Distribuzione “Pane dei Morti” In Piazza Porziuncola dalle ore 8:00 alle ore 13:00

 

CAMPOSANTO VECCHIO

ORE 09:30 Benedizione tombe e processione interparrocchiale dal cimitero vecchio al nuovo

ORE 15:00 S. Rosario a cura della Confraternita del Santissimo Redentore

ORE 15:30 S. Messa – Parrocchia di S. Maria degli Angeli per “le anime Sante del purgatorio

 

CAMPOSANTO NUOVO – CHIESA CRISTO RISORTO

ORE 10:30 arrivo della processione interparrocchiale dal cimitero vecchio – Benedizione delle tombe

ORE 11:00 S. Messa -Parrocchie di Castelnuovo, S. Maria degli Angeli e Tordandrea.

 

SETTIMANA DI PREGHIERA PER I DEFUNTI: DA LUNEDÌ 21 A VENERDÌ 25 OTTOBRE

 Parrocchia di S. Maria degli Angeli: ore  20:30 Refettorietto della Basilica – S. Rosario e S. Messa

Parrocchia S. Girolamo Castelnuovo: ore  20:30 Chiesa Parrocchiale – S. Rosario e Santa Messa

Parrocchia di Tordandrea: ore  20:30 Chiesa Parrocchiale – S. Rosario e Santa Messa

 

XXX T.O. – L’Arte racconta la Fede – «Che cosa vuoi che io faccia per te?»

XXX T.O. – L’Arte racconta la Fede – «Che cosa vuoi che io faccia per te?»

Un pittore originale e poco noto, fiammingo, approfondisce un tema, quello della guarigione, in modo ingegnoso e coinvolgente.

Il soggetto, la guarigione del cieco di Gerico, non è descritto centralizzando il fatto, ma sottolineando in modo singolare la sua progressività e la sua dinamica. La tortuosità della strada che esce da Gerico, sullo sfondo, è il contesto della storia di questo cieco, che prima grida, poi viene chiamato da Cristo, quindi si fa accompagnare dai discepoli e infine è guarito.

Con una sorta di proiezione cinematografica ante litteram, questo maestro fiammingo ci vuole mostrare che il venire alla luce del cieco di Gerico non nasce da una volontà casuale del Nazzareno, ma da una ricerca insistita e tenace della fede di colui che “sedeva lungo la strada” (Mc 10,46), quindi uno che era impedito a camminare dall’ostacolo della vista, ma che era già in cammino. L’espressione di Cristo in questo episodio suona sorprendente: “cosa vuoi che faccia per te” (Mc 10, 51). Essa mostra come la volontà di Dio non sia lontana dalla volontà dell’uomo che cerca, che desidera. Infatti, la guarigione del cieco non porta costui lontano da Gesù, ma precisamente a seguirlo sulla strada che conduceva a Gerusalemme (Cgr. Mc 10,52), per l’ultima tappa del viaggio verso la redenzione.

Il desiderio non era dunque solo quello della vista, ma quello della rimozione dell’unico ostacolo che gli impediva di seguirlo fino alla fine. La fede, dunque, vince ogni ostacolo ed esaudisce i desideri più profondi del cuore dell’uomo.

P. Saul Tambini

Maestro della raccolta della manna, Guarigione del cieco di Gerico, 1475, Museo Catharijneconvent – Utrecht.

 

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Percorso rivolto alle famiglie, “Cambio passo”: da domenica 27 ottobre

Percorso rivolto alle famiglie, “Cambio passo”: da domenica 27 ottobre

“Amatevi come compagni di viaggio, con questo pensiero d’avere a lasciarvi, e con la speranza di ritrovarvi per sempre”.
Alessandro Manzoni, I promessi sposi.
 
Domenica 27 ottobre, alle ore 17:30, presso il Centro Pastorale di Santa Maria degli Angeli, ricomincia il percorso rivolto alle famiglie della nostra Unità pastorale, chiamato “Cambio passo”.
Si tratta di un itinerario pensato per le coppie che vogliono essere accompagnate nel loro cammino matrimoniale.
 
Per maggiori informazioni contattare la segreteria allo 075-8051240 nei seguenti orari:
 
– dal lunedì al venerdì: dalle 09:30 alle 12:30
– martedì – giovedì – venerdì: dalle 15:00 alle 17:30.
 
Oppure mandare una e-mail a: info@santamariadegliangeli.org
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La Santa Messa al Centro Pastorale è sospesa e riprende domenica 10 novembre

La Santa Messa al Centro Pastorale è sospesa e riprende domenica 10 novembre

La santa Messa domenicale del Centro Pastorale è sospesa per favorire la partecipazione all’amministrazione della Cresima di domenica 27 ottobre e alla Festa dei Camposanti” di domenica 3 novembre.
 
Riprenderà regolarmente domenica 10 novembre alle ore 11:15.

Solennità di Tutti i Santi e commemorazione dei fedeli defunti: 1-2 novembre 2024

Solennità di Tutti i Santi e commemorazione dei fedeli defunti: 1-2 novembre 2024

“La solennità di Tutti i Santi è la “nostra” festa: non perché noi siamo bravi, ma perché la santità di Dio ha toccato la nostra vita. I santi non sono modellini perfetti, ma persone attraversate da Dio. Possiamo paragonarli alle vetrate delle chiese, che fanno entrare la luce in diverse tonalità di colore. I santi sono nostri fratelli e sorelle che hanno accolto la luce di Dio nel loro cuore e l’hanno trasmessa al mondo, ciascuno secondo la propria “tonalità”. […] Questo è lo scopo della vita: far passare la luce di Dio, e anche lo scopo della nostra vita”.

Papa Francesco, Angelus, 1° novembre 2017

Il programma delle celebrazioni in Basilica:

Giovedì 31 ottobre 2024

VEGLIA DI PREGHIERA
ore 21.15  “Siate santi” (Lv 19, 2)
presiede fr. Carlo Maria Chistolini, Ofm Capp

 

Venerdì 1° novembre 2024
SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI

Sante Messe in Basilica: ore 7.00 – 8.30 – 10.00 Parrocchia – 11.30 – 16.00 – 18.00

Santa Messa al Camposanto Vecchio: ore 15.30
Santa Messa al Camposanto Nuovo: ore 11.15

 

Sabato 2 novembre 2024
COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

Sante Messe in Basilica: ore 7.00 8.30 Parrocchia – 11.00 – 18.00

Santa Messa al Camposanto Vecchio: ore 10.00
Santa Messa al Camposanto Nuovo: ore 15.30

XXIX T.O. – L’Arte racconta la Fede – «Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore»

XXIX T.O. – L’Arte racconta la Fede – «Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore»

Lo stile di Tintoretto, così incline a scene drammaticamente prospettiche e propenso a teatrali scenografie, ben si presta a sottolineare un insegnamento di Gesù di Nazareth, quello sul farsi servi.

L’opera in oggetto ha questa curiosa prospettiva a motivo della sua posizione: una parete laterale del presbiterio della chiesa di San Marcuola a Venezia. La centralità dell’opera doveva essere dunque spostata sul suo lato destro. Questa originale prospettiva, tuttavia, è anche il motivo della fortuna dell’opera, che sarà più volte riprodotta e richiesta.

Come si può notare, la narrazione dell’ultima cena rimane sullo sfondo, in alto a destra, così Tintoretto può approfondire maggiormente il tema che gli preme: la lavanda dei piedi, che nel vangelo di Giovanni precede la tavola. Mentre gran parte degli apostoli è tutta intenta ad organizzarsi per farsi lavare i piedi dal Maestro, due figure reagiscono in modo singolare. C’è Pietro, sulla destra, che sta appunto discutendo con Gesù, rifiutando il suo gesto e prendendosi il suo rimbrotto: non si può sottrarre, non potrebbe far parte con lui. Sullo sfondo, appoggiato alla colonna, in procinto di prendere la via del tradimento, è posto invece un sospettoso e languido Giuda. Con questa soluzione il grande pittore veneziano ci vuol dire che il tradimento di Giuda si configura più con l’essersi rifiutato di essere amato, che con l’aver venduto il Figlio di Dio. D’altronde il vangelo di Giovanni pone l’insegnamento sul tradimento di quest’ultimo appena dopo il discorso sulla necessità del servizio.

Non si può dunque interpretare la Pasqua senza questo insegnamento fondamentale, che più volte viene ripetuto e che noi, come gli apostoli, facciamo così fatica ad accettare: “Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti»” (Mc 10,45).

P. Saul Tambini

Jacopo Tintoretto, Lavanda dei piedi, 1548, Museo del Prado – Madrid.

18 Ottobre 2024: incontro mensile di formazione delle confraternite dell’Unità Pastorale

18 Ottobre 2024: incontro mensile di formazione delle confraternite dell’Unità Pastorale

“Vi incoraggio a coltivare con impegno creativo e dinamico la vostra vita associativa e la vostra presenza caritativa, che si fondano sul dono del Battesimo e che comportano un cammino di crescita sotto la guida dello Spirito Santo. Lasciatevi animare dallo Spirito e camminate: come fate nelle processioni, così fatelo in tutta la vostra vita di comunità. La ricchezza e la memoria della vostra storia non diventino mai per voi motivo di ripiegamento su voi stessi, di celebrazione nostalgica del passato, di chiusura verso il presente o di pessimismo per il futuro; siano piuttosto stimolo forte a reinvestire oggi il vostro patrimonio spirituale, umano, economico, artistico, storico e anche folkloristico, aperti ai segni dei tempi e alle sorprese di Dio”.
 
Discorso del santo Padre Francesco ai rappresentanti della confederazione delle confraternite delle diocesi d’Italia, 16 gennaio 2023.
 
Venerdì 18 ottobre, alle ore 21:00, presso il Centro pastorale si svolge l’incontro mensile di formazione per tutte le confraternite dell’Unità Pastorale.

Ottavario dei defunti: 21-25 ottobre

Ottavario dei defunti: 21-25 ottobre

“Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio.”

Papa Francesco, Angelus, 02 novembre 2014.

A partire da lunedì 21 ottobre, alle 20:30, inizierà l’ottavario dei defunti. Il rosario e la Santa Messa in suffragio dei defunti si svolgeranno presso il Refettorietto della nostra Basilica ogni giorno della settimana fino al 25 ottobre.

Giovedì 17 ottobre ricomincia la “Scuola della Parola”

Giovedì 17 ottobre ricomincia la “Scuola della Parola”

Giovedì 17 ottobre, alle ore 21, presso il centro pastorale di Santa Maria degli Angeli, ricomincia il percorso della “Scuola della Parola” rivolto agli adulti della comunità e specialmente a tutti gli operatori pastorali.
 
Un percorso di quattro incontri, aperti a tutto il vicariato, di speciale ascolto ed approfondimento della Parola di Dio.
 
«Spes non confundit», «la speranza non delude» (Rm 5,5): il tema di quest’anno è quello della speranza, messaggio centrale del prossimo Giubileo.
 
Gli incontri si svolgono ogni settimana, il giovedì sera, alle ore 21, presso il Centro pastorale di Santa Maria degli Angeli, nelle seguenti date:17, 24, 31 ottobre e 7 novembre.
 
Relatore degli incontri è fr. Luca di Pasquale, Ordine Frati Minori di Umbria e Sardegna.
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XXVIII T.O. – L’Arte racconta la Fede – «Avrai un tesoro in cielo»

XXVIII T.O. – L’Arte racconta la Fede – «Avrai un tesoro in cielo»

Erede della fortunata rivoluzione pittorica fiamminga operata da van Eyck, Quentin Massys arricchirà il rinascimento nordeuropeo con l’introduzione della pittura di genere, di cui “Il cambiavalute e sua moglie” rappresenta decisamente un capolavoro. In esso troviamo concentrata natura morta, allegoria teologica, ritrattismo e pittura didascalica.

I due soggetti rappresentati sembrano a tutti gli effetti essere dei cambiavalute. Il marito soppesa le monete in una città – Anversa – che faceva del commercio e dello scambio internazionale la sua principale attività.

Come non fare una riflessione sul senso della ricchezza, sulla posizione che l’economia ha nella nostra vita? Siamo così invitati a ponderare il valore del denaro, mentre il cambiavalute soppesa le monete. Ci soffermiamo però anche sullo sguardo della moglie: il denaro ha la forza di attrarre la sua attenzione. Inevitabilmente sposta così il suo interesse da un testo sacro, un libro di preghiere. Ciò ci getta su una prima inquietudine: come tenere assieme queste due realtà? “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio! (Mc 10,23).

Tra gli altri un paio di simboli dovrebbero alimentare ulteriormente il nostro sospetto: sugli scaffali una mela rossa e una candela spenta esprimono il carattere tremendamente aggressivo sulla nostra fede di ciò che Gesù chiamava “mammona”.

La coppia, come ogni cristiano, dovrà stare bene attenta che la ricchezza non prevalga sul posto che ha attribuito a Dio nella loro vita. Così vuole il comandamento, ma così vuole anche la speranza di un destino certo, perché solo così si “avrà un tesoro nei cieli” (Mc 10,21).

P. Saul Tambini

Quentin Massys, Il cambiavalute e sua moglie, 1514, Museo del Louvre – Parigi.

 

 

Via Capitolo delle Stuoie, 13
Santa Maria degli Angeli Assisi (PG)

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